Gesù 50 – Secondo Luca

Introduzione ripresa dal volumetto “I Vangeli dell’estate”
Luca è autore di due libri, pilastri, della nostra fede: il Vangelo e gli Atti degli Apostoli.
Luca in pratica si pone al “terzo posto” dopo altri testimoni: tradizioni orali ed altri scritti “altri han messo mano”. I suoi destinatari sono chiaramente i cristiani che non hanno conosciuto né Cristo né la prima generazione di apostoli. Luca è un medico di una città della Siria, Antiochia; celibe e discepolo di Paolo. Nel libro degli Atti il racconto è in terza persona fino ad un certo punto, poi passa in prima persona, segno della presenza di Luca e della sua testimonianza diretta.
Il libro è stato scritto intorno agli anni 80/85 in una comunità cristiana fuori della Palestina (alcuni ipotizzano la Grecia meridionale, Corinto). Luca usa come fonti: il Vangelo di Marco, una fonte Q (abbreviazione dal tedesco di Quelle che significa appunto: fonte) ed altri scritti minori.
Il “nostro” Vangelo ci rimarrà di importanza straordinaria per averci regalato il grande mistero del Natale. L’autore rivive, dopo la Pasqua, gli eventi della nascita del Figlio: infatti è l’unico posto del N.T. ove Gesù viene chiamato “Salvatore”. Il Vangelo dell’infanzia è quasi un Vangelo nel Vangelo.
Il libro è un viaggio verso Gerusalemme, la metà per cui Gesù è venuto nel mondo.
Il viaggio conosce solo una sosta: la parte centrale ove vengono presentati i discorsi e le parabole.
Gesù viene presentato con due schemi ben precisi: il profeta e il salvatore.
Il profeta. Gesù apre subito con il libro di Isaia: “lo Spirito del Signore è su di me”
La sua vita è un’azione profetica. Il grande incontro con i due profeti per eccellenza: Mosè ed Elia lo testimonia. La voce del Padre testimonia a favore di Gesù. Non a caso gli altri scompaiono e rimane Gesù solo. La voce di Dio adesso è solo Gesù. Il profeta è la voce di Dio: “colui che parla a nome di un altro”. Cristo è la voce di Dio: il Verbo di Dio.
Il Salvatore. Gesù viene per portare la liberazione integrale dell’uomo, di tutto l’uomo, di tutti gli uomini. Cristo è l’uomo nuovo. Porta un nuovo modello di uomo. Così gli apostoli e i discepoli di ogni tempo, per seguirlo, dovranno diventare uomini nuovi.
Luca si rende conto che per i ricchi è difficile il cammino: troppe cose hanno da lasciare, troppe certezze, troppi appoggi …. . Il messaggio di Luca si rivolge allora ai poveri: viene detto appunto il Vangelo dei Poveri. Già il Magnificat di Maria spalanca le porte ai poveri in spirito.
Le apparizioni di Gesù risorto, narrate da Luca, sono tutti a Gerusalemme. Tutto converge verso Gerusalemme, verso la Pasqua. Da questa tutto riparte, tutto ricomincia. Da Gerusalemme inizia il tempo della Chiesa: inizia il racconto degli Atti, inizia il nostro tempo.
Sapremo accogliere il Cristo di Luca, Profeta e Salvatore, se sapremo ascoltare la sua Parola ed accettare il suo dono di salvezza. Potremo fare questo se ci faremo poveri.

Lc probabilmente faceva parte di un’opera unica con At.
Lc è composto con materiale proveniente da:
Mc (35%), Q (20%) e Lc (materiale proprio – 40%).
Teologicamente è a metà strada fra Mt/Mt e Gv
Scritto intorno all’anno 85 (5-10 anni in più o in meno)

Autore
Medico, collaboratore e compagno di viaggio di Paolo. Probabilmente originario di Antiochia (sicuramente non palestinese).
Non cresciuto nel giudaismo ma si convertì ad esso prima di diventare cristiano.
Non un testimone oculare.
Lingua: il greco di Lc è (insieme a quello di Eb) il più elegante del N.T.
È il greco della koinè (lingua che, con Alessandro Magno, si diffuse in tutto il mondo)
Ambiente del Vangelo: le chiese visitate da Paolo e dai suoi. (Un’ampia regione della Grecia)
Scopo: rassicurare i credenti in Cristo della “solidità degli insegnamenti che hanno ricevuto”.
Solo Gesù salva. Non la filosofia, la natura o l’imperatore.
Grande scrittore.
I suoi scritti sono un pilastro per la nascita del cristianesimo.
Scriba della dolcezza di Cristo (Dante)

Divisione
1,1-4 Prologo
1,5-2,52 Infanzia di Gesù
Il racconto è impostato sul confronto, infinitamente impari, fra il Battista e Gesù.
3,1-4,13 Preparazione per il ministero pubblico
Il lettore sa da subito (angeli, persone ispirate, demonio…) chi è Gesù, deve scoprire come riconoscerlo e come seguirlo.
4,14-9,50 Ministero in Galilea
9,51-19,27 Viaggio a Gerusalemme
19,28-21,37 Ministero a Gerusalemme
22,1-23,56 Ultima cena, passione, morte e sepoltura
La grande tentazione è “salva te stesso”.
Solo il “ladrone” entra nella logica del Regno.
24,1-53 Risurrezione e apparizioni.

Il piano di Dio prevede tre tappe.
1. Israele
2. Gesù
3. La Chiesa
Tra una tappa e l’altra ci sono delle cerniere:
personaggi dell’A.T.;
Gesù risorto e lo Spirito Santo
Il Vangelo inizia dal “come” si deve credere e termina col “che cosa” si deve credere.
In Lc e At la geografia ha un valore teologico e unificante, insieme al tema del viaggio.
È fondamentale la preghiera di Gesù.
Lc viene detto “Vangelo delle donne” in quanto vi compaiono diverse figure femminili.
Lc ha un’avversione per tutto quello che può sembrare sensazionale.
Mc 6,45-8,26 la “grande omissione” di Luca
Mc 9,41-10,12 la “piccola omissione”
6,20-8,3 la “piccola inserzione”
Il Vangelo di Luca inizia e termina a Gerusalemme.
Le apparizioni avvengono a Gerusalemme.

9,51-18,14 la “grande inserzione” lucana
Parabola del buon samaritano: chiedono a Gesù un’applicazione concreta del precetto, ma dell’amore può essere detto il soggetto non l’oggetto.
Lc, rispetto a Mc, cancella i riferimenti alle emozioni di Gesù .
Partecipare all’eucaristia non è garanzia per non tradire.
Gli apostoli non scappano.
Gesù prega per loro.
Devono dotarsi di “arnesi” per la missione.
Lc ha una passione per l’ordine.
In Lc il malfattore è il primo “santo” della storia.
Luca, rispetto a Marco:
perfeziona il greco di Marco;
riorganizza il lavoro di Marco;
crea qualche incoerenza;
evita i passi contro i discepoli, la famiglia; …
evita i passi che farebbero apparire Gesù, triste, arrabbiato o comunque limitato;
accentua la radicalità della povertà;
evita i nomi e le parole aramaiche;
precisa le informazioni.
Il racconto si svolge con scene – tipo.
Gli incontri di Gesù sono raffigurati con due persone in coppia “triangolo drammatico”.
Attraverso l’analisi dei personaggi il lettore entra nel “punto di vista” di Dio.

Temi
Lc è teologo della storia della salvezza.
Tutto risponde ad un piano di Dio
Centralità della Pentecoste e dello Spirito Santo
Senza lo Spirito, che è Dio, non può essere conosciuto Gesù e nemmeno il Padre.
La misericordia del Padre
Dio ama fino all’assurdo.
Gesù centro della storia
Salvatore, liberatore, …
Gli eventi della sua vita salvano la storia
La Chiesa
Nasce sulla testimonianza (unica) degli Apostoli
Gerusalemme centro della vita di Gesù
Va verso di essa.
Da essa riparte la missione degli Apostoli
Il Vangelo come regola di vita
Salvezza ogni giorno
Conversione
Ascesi continua
Camminare sulla via della croce
Vigilanza costante
Il ruolo di satana
Tentatore di Cristo e della Chiesa
Il valore della preghiera
In Lc Gesù viene spesso ripreso a pregare
La gioia
Partecipare alla gioia di Dio
La testimonianza
Fino alla fine
La povertà
Rinunciare alle ricchezze per avere Dio
La radicalità
Per assomigliare a Gesù (come Francesco)
La vita cristiana come misericordia.
Misericordia è il “metro” di Dio.
Salvezza universale
Fino ai confini della terra
Ruolo fondamentale di Maria
Lc Vangelo “sociale”
Fare sempre la giustizia
Importanza della donna
In una società in cui le donne contavano niente, Gesù le fa protagoniste dell’evangelizzazione.
Centralità della Parola di Dio
Parola è vita per l’evangelizzazione.
Nessun evento di Dio può essere compreso senza la luce che viene dalla Parola.
Rapporto tra Lc e Gv

Linee teologiche
Storia della salvezza (dalla creazione alla fine)
La salvezza si realizza nella storia e non fuori. La storia è un filo ininterrotto
Rapporto Chiesa – Israele
Lc e At sono simmetrici. Al centro vi è la risurrezione di Cristo.
Il Vangelo parte da Gerusalemme ed arriva ai confini della terra.
Il “ritratto” di Gesù
Cristo
Figlio di Dio
Salvatore
Fin dall’inizio vengono proclamati i titoli di Gesù … fino alla dichiarazione di Pietro.
Il lettore è poi chiamato a farli suoi. A coniugare la regalità con la sofferenza.
Nel viaggio verso Gerusalemme Gesù è il profeta rifiutato.
Profeta accolto e rifiutato … si prepara la figura del Messia sofferente.
Il riconoscimento dell’innocenza di Gesù è caratteristico della passione di Luca.
“Bisognava” … la passione è necessaria. Fa parte della storia della salvezza.
Ricchezze
La fede in Gesù richiede la conversione, ogni giorno. In particolare sull’uso delle ricchezze.
Universale chiamata alla salvezza (santità)
Necessità di invocare il Nome del Signore (Battesimo)
Parallelismo tra la vita di Gesù e la vita della Chiesa primitiva.
E la vita nostra.

Lettura
La prima parte del Vangelo è considerata uno dei capolavori della letteratura classica.

1
Nell’introduzione Lc illustra il suo scopo: rafforzare la fede dei credenti.
Mette in parallelo Giovanni e Gesù per far risaltare i rispettivi ruoli nel piano di Dio per la salvezza.
Zaccaria è un sacerdote di Dio, ma non crede.
Maria è una fanciulla del popolo e crede.
Vuol solo capire il piano di Dio.
Dio quando affida un incarico dona sempre la grazia per portarlo a compimento.
E di questa grazia dà sempre delle anticipazioni.
La storia della salvezza si realizza attraverso la chiamata di Dio e la risposta di fede degli uomini.
La lode a Dio può essere elevata solo da chi è ripieno di Spirito Santo.
Noi chiediamo allo Spirito di pregare in noi?

2
Luca inquadra storicamente la vita di Gesù.
Anche se i dati presentano qualche problema.
Dio dà un segno agli uomini.
La meraviglia si compie.
I tempi sono compiuti.
Simeone ed Anna completano la rivelazione di Gesù.
Gesù al Tempio insegna.
Gesù si rivela ogni giorno a noi, ma resta sempre un mistero grande da comprendere.
Neanche i genitori capiscono in pieno il progetto di Dio.
Gesù cresce in sapienza e grazia, si sottomette alle leggi umane.
Siamo capaci di cercare Gesù dentro la nostra storia?

3
Giovanni non annuncia la Parola o altro, predica la conversione e la penitenza in vista del perdono dei peccati.
La chiamata di Giovanni è quella dei profeti. È l’ultimo profeta dell’A.T.
Come i profeti predica il culto “interiore” e non solo “esteriore”.
Per Lc è fondamentale il tema della “salvezza”.
“Che cosa dobbiamo fare?”
Dio ci conceda la grazia di porre questa domanda!
Ognuno può santificarsi nel suo stato.
L’opzione fondamentale nasce a livello interiore personale, poi può essere tradotta in tutte le situazioni della vita.
Giovanni conclude l’economia antica.
Gesù, infinitamente altro, inaugura la nuova.

4
1-13
Mc racconta brevemente le tentazioni.
Mt e Lc le descrivono.
Mt le lega al passato di Israele.
Lc le lega al futuro di Gesù.
Al battesimo.
Alla Pasqua. Satana si allontana per un “certo tempo”.
Gerusalemme è il centro.
Satana può usare il potere politico di questo mondo.
Gesù è condotto dallo Spirito. È ripieno di Spirito.
La tentazione è sul dover mostrare la forza di Dio.
Ma Dio si manifesta nella debolezza.
Usiamo Dio per “essere” forti?
Le tentazioni di sempre sono: avere, valere, potere.
Siamo tra lo Spirito e satana.
Occorre liberarsi dalle tre tentazioni.
Come vivo le tentazioni?
14-44
Protagonista è sempre lo Spirito Santo.
Gesù insegna. Caratteristica del Vangelo di Luca.
La lettura di Isaia nella liturgia sinagogale “illustra” tutto il programma di Gesù.
Bestemmia era considerata l’abuso del nome di Dio o l’attribuirsi poteri riservati a Lui.

5
Gesù chiama i discepoli
Cominciano le dispute con i farisei.
Gesù spesso risponde alle domande con altre domande. È un modo di agire caratteristico delle dispute.

6
Prima di scegliere i dodici prega. La scelta è di Dio.
Dodici è il numero di completezza.
Poi scende dal monte e dà la “legge” al popolo.
Prima si svolgono altre due dispute sul sabato.
La prima si chiude con una rivelazione: “il figlio dell’uomo è padrone…”
Gesù è capace di leggere nei cuori.

Il discorso della pianura.
Contiene le due regole d’oro: “fate agli altri. ..”
“siate misericordiosi…”
Dobbiamo specchiarci in questo discorso.

7
Grande è la fede del centurione pagano
Una guarigione “a distanza”.
Gesù si commuove!!!
Per gli uomini è un profeta (come per Zaccaria nel Benedictus e per i due di Emmaus)
Per Lc, che vuole portare un messaggio, è “il Signore”
Giovanni chiede rassicurazioni.
Gesù si rivela con l’avverarsi dei segni messianici letti nel rotolo di Isaia.
Giovanni è una cerniera tra i profeti ed il Regno di Dio arrivato con Gesù.
La nostra fede si trasforma
Chi non vuol vedere non riconosce né Giovanni, né Gesù.
Ma i figli di Dio riconoscono il suo progetto (sapienza)
Secondo il fariseo Gesù non è un profeta perché non ha la preconoscenza delle cose.
Gesù vede oltre, nel fondo dell’anima.
È l’accoglienza del perdono di Gesù che salva.
Ho il dono della profezia di leggere la storia con gli occhi di Dio?

8
Per Luca è importante la presenza delle donne nella missione di Gesù.
La parabola del seminatore riflette il popolo, ma anche l’interiorità del mio io.
È parente di Gesù solo chi ascolta la parola e la vive.
Solo Dio può comandare alle acque (simbolo biblico del male).
Quando ci sembra che Dio dorme abbiamo paura.

9,1-50
Gesù continua la sua missione in Galilea, girando e parlando alle folle.
Ma comincia a “guardare” a Gerusalemme e si concentra sui dodici.
A loro trasferisce la sua autorità ed annuncia la croce.
I discepoli devono sapere che dopo la croce viene la risurrezione.
L’esodo di Gesù è il centro teologico di Lc.
I discepoli non comprendono subito, ma la presenza di Dio li avvolge.
Vedono e credono, ma non è ancora il tempo di annunciare.
9, 51-62
Gesù si dirige, senza esitazioni, verso Gerusalemme.
Anche chi lo vuol seguire deve farlo senza esitazioni.

10
Gesù invia i 72 a tutto il mondo.
(72 erano le popolazioni del mondo)
Gli inviati, prima di partire, devono liberarsi di molte cose.
Non si è salvi solo per essere nati in un posto .
La missione di Gesù (e quindi dei discepoli) cerca “figli della pace” per fermarsi a casa loro.
Se i discepoli portano Gesù nel cuore il risultato è garantito.
Ma il successo è la santità …
Beati gli occhi che sanno riconoscere Gesù.
La parabola del samaritano è una lezione di catechismo!!!
Marta si lascia “distrarre” dal servizio.
Ma Gesù è venuto non per essere servito, ma per servire.
Abbiamo l’apertura a Gesù?

11
In Luca Gesù prega.
Gli apostoli vogliono imparare.
Chiediamo ogni giorno a Gesù di insegnarci a pregare.
Gesù combatte il demonio.
Gli uomini lo accusano, pur di non accettarlo.
Le dispute di Gesù aumentano.

Nei capitoli che seguono si incontrano numerose parabole (non allegorie!)
12-13 parabole dell’imminenza escatologica
14 parabole dell’invito divino
15 parabole della misericordia divina
16 parabole della decisione escatologica
18-19 parabole del giudizio

12
Essere cristiani è apertura alle novità.
È scelta chiara.
Il discrimine è tra chi confida in Dio e chi nelle proprie ricchezze (in tutti i sensi)
Dio nutre anche i corvi che per la Torah erano animali impuri.
L’atteggiamento del cristiano è la vigilanza vissuta nelle virtù (teologali e cardinali)

13
Per salvarsi occorre la continua conversione, non basta il certificato di nascita.
La conversione è urgente anche se Dio è misericordia (aspetta il fico)
Anche la donna è liberata (Dio non applica la fisiognomica: valore interiore e morale dall’aspetto fisico)
Dal v. 22 inizia la seconda fase del viaggio di Gesù verso Gerusalemme.
Viene annunciato il Regno di Dio.
Richiede una vita attenta.
Per entrare nel Regno di Dio non esistono formule (come chiedono a Gesù), unica legge è “ascoltare la Parola e viverla”.

14
La sfida è ancora sul tema: l’uomo e il sabato.
Gesù cita una norma accettata dai farisei, ma non dagli esseni.
Fare l’elemosina era un onore, ma alla propria tavola si invitavano solo quelli del proprio ceto.
Invitare i poveri voleva dire farsi come loro, umiliarsi.
Tutti sono invitati nel Regno di Dio, ma solo chi lo accoglie vi entrerà.
Gli esclusi dalla società sono privilegiati.

15
È il cuore del messaggio di Luca
Il punto di vista (teologia) di Dio è diverso dal nostro.
Temi fondamentali: la misericordia di Dio, il pentimento e la gioia.
Ogni figura ci appartiene.
Un brano da “gustare” lentamente.

16
Due parabole difficili da digerire.
Un amministratore che mette tutto a servizio del Regno …
Un ricco che tiene tutto per sé.
Quanto di me metto a servizio del Regno?

17
Luca raccoglie qui una serie di detti di Gesù senza un preciso filo logico.
Gesù si rivolge agli apostoli mettendo in evidenza le problematiche della vita comunitaria:
la possibilità che avvengano scandali;
il perdono;
la fede;
il servizio.
Al v. 11 inizia la terza pare del viaggio verso Gerusalemme .
Vv. 20-37 la “piccola apocalisse lucana” (21,5-36 la “grande apocalisse”)

18
Gesù prosegue il viaggio verso Gerusalemme
La preghiera va fatta con perseveranza, senza stancarsi ..
e con la coscienza di ricevere gratuitamente, senza meriti.
Con lo spirito dei bambini che allora valevano niente. Gli ultimi.
Non il denaro in sé, ma l’attaccamento al denaro rende difficile la conversione.
Impossibile per gli uomini, ma non per Dio.
Gesù annuncia ancora la passione senza che gli apostoli comprendano.
C’è un ultimo miracolo senza dispute successive.
Gesù non ordina più di tacere. Si può annunciare.
Se non confido in Dio i miei sforzi di ascesi sono vani?

19
Gesù si avvicina sempre più a Gerusalemme.
Zaccheo “vuole” salvarsi.
Gesù fa sempre il primo passo, passa nella vita di tutti.
Dio dà a tutti qualche “mina”.
Sappiamo farla fruttare?
Gesù entra a Gerusalemme in modo trionfale, come annunciato dal profeta Zaccaria.
Non ordina più di tacere sulla sua messianicità e regalità, anzi!
È l’ultima comparsa dei farisei.
Lo scontro è totale.
Gesù è venuto per la salvezza, ma è stato rifiutato.
Le promesse del Benedictus sono ribaltate.
Per questo Gesù piange.
Dal v. 45 (per alcuni dal v. 28) inizia la missione di Gesù a Gerusalemme.
Da Gerusalemme Gesù ed i discepoli non usciranno più.

20
La pressione su Gesù aumenta.
La domanda sulla sua autorità è fondamentale: per loro e … per noi.
Gesù racconta la parabola dei vignaioli per mettere in crisi l’autorità dei capi del popolo.
Rivela la sua figliolanza con Dio usando le frasi del Battesimo.
I capi inviano spie per coglierlo in fallo?
Essere eretico o sovversivo politico?
Con la domanda cercano falsamente la captatio benevolentiae.
A Cesare le cose della terra, a Dio quelle del cielo, la parte migliore.
Anche i sadducei sfidano Gesù.
Sulla risurrezione.
I sadducei credevano solo al Pentateuco e non alla Torah orale dei farisei e quindi non credevano alla risurrezione che si era affermata solo nel II sec. a.C.
Gesù li controbatte proprio partendo da Mosè.
Nessuno osa più interrogarlo.
Dopo aver risposto a tutte le questioni Gesù pone domande.
Per affermare la propria messianicità.
Avverte infine i discepoli di stare alla larga dalla sete di potere.

21
Dio non vuole poco o molto … vuole tutto!
Come la povera vedova.
Per ridonarci se stesso e noi.
Prima della passione Gesù pronuncia il discorso escatologico.
Non dice nulla sul come né sul quando della fine.
Ma dice tutto sul fine.
Il cristiano ha un solo atteggiamento da tenere: la vigilanza.
Non si devono temere le persecuzioni, ma il raffreddamento della propria fede.
Le persecuzioni sono occasione per dare testimonianza.

22
Di fronte alla passione sarebbe meglio tacere e meditare in silenzio.
La teologia di Luca sulla passione è la sofferenza di un profeta, di un giusto.
La sofferenza di Gesù non è solo testimonianza, come le altre, ma salvezza per il mondo.
Giuda, acconsentendo a satana, “consegna” Gesù.
Ma il regista di tutta la scena, fino alla fine, è Gesù.
Gesù “prepara” nei dettagli la cena.
La Pasqua è memoria delle vittorie passate e promessa per le future.
Fino alla Pasqua ultima.
Gesù serve, gli apostoli pensano al potere.
Il potere è LA tentazione.
Gesù prega il Padre per superare la prova.
Il martire pagano pensa di avere in sé la forza per superare la prova, il martire biblico sa che solo da Dio può venirgli.
Il Gesù di Luca prega per gli altri.
La misericordia del Gesù “lucano” si dimostra con lo sguardo rivolto a Pietro dopo il tradimento.
Per guidare gli altri abbiamo sempre bisogno di conversione.

23
Silenzio
Luca ci ha fatto conoscere Gesù:
profeta, Messia, figlio di Dio, figlio dell’uomo …
Di fronte alla croce non c’è terza via: o si considera Gesù uno sconfitto o si crede alla vittoria proprio attraverso la croce.
Silenzio

24
Non è facile comprendere il significato profondo della resurrezione e riconoscerne i segni.
La tomba vuota crea sconcerto … le apparizioni sembrano incomprensibili …
Solo tre chiavi: la Parola di Dio; l’Eucaristia; la fede.
La resurrezione di Gesù non è un semplice tornare in vita…
Il sepolcro vuoto non è prova della resurrezione, ma conduce verso il Risorto.
I due uomini allontanano dal sepolcro, “non è qui”.
13-35 è un racconto da leggere parola per parola.
…………….
Quando non sappiamo riconoscere Gesù, è Dio che ci apre gli occhi.
Con l’ascensione Gesù entra nel mondo di Dio.
La morte è vinta.
Gesù può essere adorato come Dio.
SAPPIAMO ACCOGLIERE GESÙ?

Luca ha cercato, dall’inizio del suo vangelo di dare certezza e fondamento alle cose che abbiamo ricevuto.
Gesù è Figlio di Dio fin dall’inizio …
Fa miracoli …
…..
Ma la sua divinità non può essere compresa solo contemplando il crocifisso, il sepolto, …
il risorto.
CHE CI CONCEDA LA SAPIENZA DELLA CROCE.
AMEN