Natale 2019

CHE GESÚ CI FACCIA COMUNIONE

 

Quest’anno il periodo di avvento-Natale presenta date “strane”: il calendario liturgico corrisponde coi calendari dell’avvento che per ogni giorno di dicembre ci fanno aprire una finestrella, dal 1° al 24, infatti la prima domenica è venuta il 1°; la seconda domenica è stata “assorbita” dalla solennità dell’Immacolata; la quarta settimana sarà di soli 2 giorni, mentre la settimana tra l’Epifania ed il Battesimo di Gesù sarà quasi intera … . Un avvento da vivere e da meditare.

 

Ma anche quest’anno arriva il Natale. Anche quest’anno la Messa del Giorno (la liturgia di Natale prevede tre Messe con letture diverse: la notte, l’aurora ed il giorno) ci farà meditare (se ci riusciremo tra pranzi, saluti, messaggini, whatsapp, etc…) sul prologo di Giovanni. In particolare sulle parole di Natale: il Verbo si fece carne.

 

Il quarto evangelista, accuratamente, non usa il generico “termine” uomo, che per le filosofie del mondo greco (ma anche un po’ per noi!) vuol dire tante cose …

Usa il termine “carne”.

 

Dio, in Gesù, si abbassa al nostro livello. Per innalzarci verso il suo.

Gesù è l’uomo perfetto. L’unico uomo.

Pilato dirà più tardi: “Ecco l’uomo!”

 

Meditiamo il Natale.

Gesù è il perfetto incontro tra carne e spirito, fra terra e cielo. Fra anima e corpo. Fra cuore e cervello se usiamo categorie prescientifiche. Fra emisfero destro ed emisfero sinistro del cervello.

 

Accettiamo questa sfida per Natale. E poi cerchiamo di proseguirla … .

La vita del cristiano è incontro tra cielo e terra.

Non equilibrio, parola troppo abusata e soggetta a troppi compromessi.

Incontro.

 

L’incontro vale tutta la strada da fare per una vita.

L’incontro ci illumina.

 

Possiamo vivere come freddi calcolatori. Tutto è scienza, tutto si misura, tutto deve essere dimostrato. Quel che non si vede non esiste … .

La scienza infatti spiega come le stelle stanno sopra di noi, come la terra si muove e ce le fa ammirare tutte intorno … come il sole tramonta, ma è la terra che si muove … .

Quello che non spiega è perché di fronte a questo ci si apre il cuore e diciamo: “che meraviglia!”. Ci spiega come nascono i bambini, ma non ci spiegano perché gli vogliamo bene!

E di fronte all’esistenza che inizia o più ancora di fronte all’esistenza che finisce non ci dà risposte, siamo soli.

Siamo come un bambino quando studia le divisioni e la maestra come risultato gli dice: “Impossibile”.

 

Possiamo vivere come caldi sentimentalisti. Tutto è sentimento, tutto per sognare, tutto è relativo al mio cuore. Tutto è nel mio cuore.

Il sentimento ci fa emozionare davanti alle stelle che cadono nel meraviglioso cielo di agosto. Ci fa amare i bambini.

Ma di fronte all’esistenza che inizia o più ancora che finisce ci dà risposte sballate, costruite: “rimane questo, rimane quello …”

Siamo come un bambino quando studia le divisioni e la maestra come risultato gli dice: “Impossibile”.

 

Ma il messaggio dell’Avvento e del Natale è chiaro: “Nulla è impossibile a Dio!”

 

Dio ha fatto la mente ed il cuore.

La natura e la grazia.

Il corpo e l’anima.

La fede e la ragione.

Tutto è da Lui, tutto è in Lui, tutto è per Lui.

 

Cerchiamo allora l’incontro con Lui attraverso il nostro cuore ed attraverso la nostra mente.

La nostra persona sia una. Unita.

Se qualcosa non piace al nostro cuore, stiamo in guardia … , ma anche se qualcosa non piace alla nostra ragione, stiamo in guardia.

Non possiamo fare comunione con Dio, con gli altri, se non siamo comunione dentro di noi.

La nostra fede sarà retta solo quando cuore e ragione aderiranno senza riserve.

 

Gesù è diventato cuore e cervello. Amava, si emozionava, ma ragionava e faceva discorsi. Pensava e studiava.

E aveva mal di pancia, mal di testa etc. …

Era un uomo.

Noi vogliamo essere qualcos’altro?

 

No vogliamo essere uomini. Ma cerchiamo scorciatoie. Scartiamo le cose che ci piacciono di meno.

Siamo in buona compagnia: anche gli apostoli ci hanno provato.

 

Ci piace seguire il cuore. Essere sempre gli innamorati del primo giorno.

Ma la vita è fatta di vittorie, di pareggi e di sconfitte. Così le chiamiamo noi.

Dio potrebbe avere risultati rovesciati.

 

Preghiamo in questo Natale per la nostra umanità.

Che Dio ci conceda la grazia di mettere sempre la marcia giusta.

 

L’incontro del Presepe.

Tutto c’è nel presepe

C’è la terra e c’è il cielo

C’è il muschio e la carta stellata

C’è la cometa e c’è la paglia

Ci sono magi indovini e pastori nomadi

Ci sono lavoratori e sognatori

Ci sono adoratori e pensatori

C’è Dio e c’è l’uomo.

Ma tutto si ricapitola in Uno: Gesù.

Amen

 

Che Gesù venga ad abitare nella vostra mente e nel vostro cuore.

Santo Natale.

Pace e Bene

Marci