Ordine Francescano Secolare

Fraternità di Castel del Piano

PASSI

FRANCESCANI

“Luoghi” francescani

ottobre 2019

ALLA CHIESA DI SAN PIO - CASTEL DEL PIANO

INTRODUZIONE


O Dio vieni a salvarmi

Gloria al Padre

 

Fratelli, i francescani di Castel del Piano, vi ringraziano perché partecipate a questa notte di preghiera, silenzio e fraternità.

Chiediamo a Dio la grazia di vivere il Vangelo di Gesù sulle orme di Francesco, Chiara e tutti i santi francescani che ci hanno preceduto. In questa notte mediteremo sui “luoghi” francescani. I luoghi in cui Francesco ha incontrato Dio. E attraverso l’incontro con Dio ha incontrato i fratelli. Perché un luogo acquista un senso solo se è vissuto. Abitato dalla presenza di Dio e dalla presenza della fraternità, umana universale e cosmica. Allora un luogo diventa testimone silenzioso di una esperienza e portatore di senso.

 

Pregheremo perché la nostra vita sia comunione.

Pregheremo perché possiamo vivere la comunione nella Chiesa.

Pregheremo perché possiamo riparare ogni giorno la Chiesa e l’umanità.

Pregheremo per accogliere il dono del silenzio.

Pregheremo perché sappiamo evangelizzare i nostri ambienti.

Pregheremo per imparare ad amare il mondo.

 

Percorriamo un tratto di strada insieme per scoprire la presenza paterna di Dio in questi luoghi e viverla con la nostra fraternità.

 

IN PIAZZA PRIMA DELLA PARTENZA

 

Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell’amore mio. Amen

 

Dal Testamento di San Francesco

Il Signore concesse a me, frate Francesco, d’incominciare così a far penitenza, poiché, essendo io nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di anima e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo. E il Signore mi dette tanta fede nelle chiese, che così semplicemente pregavo e dicevo: Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, poiché Con la tua santa croce hai redento il mondo.

Iniziamo da questa piazza il percorso sui “luoghi”.

 

Il luogo: LA GRANDE CHIESA

 

Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano

Spesso si spogliava per rivestire i poveri, ai quali cercava di rendersi simile, se non ancora a fatti almeno con tutto l’animo. Si recò una volta in pellegrinaggio a Roma, e, deposti, per amore di povertà, i suoi abiti fini, si ricoprì con gli stracci di un povero. Si sedette quindi pieno di gioia tra i poveri, che sostavano numerosi nell’atrio, davanti alla chiesa di San Pietro e, ritenendosi uno di essi, mangiò con loro avidamente. Avrebbe ripetuto più e più volte azioni simili, se non gli avessero incusso vergogna i conoscenti. Si accostò poi all’altare del Principe degli Apostoli e, stupito delle misere offerte dei pellegrini, gettò là denaro a piene mani. Voleva, con questo gesto, indicare che tutti devono onorare in particolare modo colui che Dio stesso ha onorato al di sopra degli altri.

La nostra vita di fede inizia in una grande chiesa, con il Battesimo, la Comunione, la Cresima. E prosegue in tutta la nostra vita sacramentale e di preghiera. La Chiesa ci genera e ci accoglie. Per Francesco tutto ebbe inizio nella cattedrale di San Rufino. La sua missione fu accolta e approvata nella Basilica del Laterano che Papa Innocenzo III sognò cadente e sorretta da Francesco. Nei luoghi dove Francesco ha vissute le sue esperienze più profonde con Dio sono sorte grandi Chiese. La missione francescana proseguì in tutte le chiese d’Italia e del mondo. Anche oggi, ognuno di noi è chiamato nella Chiesa.

 

Padre Nostro.

 

Preghiamo

O Dio insegnaci ad essere Chiesa. A vivere la comunione. Insegnaci a camminare. Amen

 

PARTENZA

ALLA CHIESA DEL VANESE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il luogo: LA PICCOLA CHIESA DELLA CAMPAGNA

Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano

Sapeva certamente che il Regno di Dio è in ogni parte della terra e credeva veramente che ovunque i fedeli possono ricevere i suoi doni; ma l’esperienza gli aveva insegnato che quel luogo che conteneva la chiesetta di Santa Maria della Porziuncola era favorito e onorato da grazie celesti più abbondanti e da frequenti visite di spiriti angelici. Pertanto diceva spesso ai frati: «Guardatevi, figli miei, dal non abbandonare mai questo luogo. Se ne foste scacciati da una parte, rientratevi dall’altra, perché questo luogo è veramente santo e abitazione di Dio. Qui, quando eravamo pochi, l’Altissimo ci ha moltiplicati qui ha illuminato con la sua sapienza i cuori dei suoi poverelli; qui ha acceso il fuoco del suo amore nelle nostre volontà. Qui, chi pregherà con devozione, otterrà ciò che avrà chiesto, e chi lo profanerà sarà maggiormente punito. Perciò, figli, stimate degno di ogni onore questo luogo, dimora di Dio, e con tutto il vostro cuore, con voce esultante qui inneggiate al Signore».

 

Francesco era attratto dalle piccole chiese di campagna. Si fermava a lungo in preghiera. In una di queste, la chiesa di San Damiano, ebbe la sua grande esperienza col Signore. “Va e ripara …” pensò alla piccola chiesetta, ma questa era “sacramento” della Chiesa universale. Ripara. Anche noi siamo chiamati, ogni giorno, a pregare, andare e riparare.

 

Padre Nostro.

 

Preghiamo

O Dio insegnaci ad andare. Ad essere costruttori di una fraternità ecclesiale sempre nuova. Insegnaci ad osare. Amen

CAMMINIAMO

 

ALL’INIZIO DEL VIALE DEI PINI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il luogo: IL BOSCO

Dalla Vita Seconda di Tommaso da Celano

Quando pregava nelle selve e in luoghi solitari, riempiva i boschi di gemiti, bagnava la terra di lacrime, si batteva con la mano il petto; e lì, quasi approfittando di un luogo più intimo e riservato, dialogava spesso ad alta voce col suo Signore: rendeva conto al Giudice, supplicava il Padre, parlava all’Amico, scherzava amabilmente con lo Sposo. E in realtà, per offrire a Dio in molteplice olocausto tutte le fibre del cuore, considerava sotto diversi aspetti Colui che è sommamente Uno. Spesso senza muovere le labbra, meditava a lungo dentro di sé e, concentrando all’interno le potenze esteriori, si alzava con lo spirito al cielo. In tale modo dirigeva tutta la mente e l’affetto a quell’unica cosa che chiedeva a Dio: non era tanto un uomo che prega, quanto piuttosto egli stesso tutto trasformato in preghiera vivente.

 

Il bosco permetteva a Francesco di raccogliersi. Di provare l’esperienza del deserto “animato”. Si ritirava con se stesso e con Dio. E la presenza dell’Altissimo si rivelava a lui anche attraverso le mille creature che vivono nel bosco. Anche noi siamo chiamati, in certi momenti, a “ritirarci”. A far tacere tutto il rumore che ci circonda ed raccoglierci. Per ritrovare noi stessi ed ascoltare la voce di Dio.

 

Padre Nostro.

 

Preghiamo

O Dio insegnaci il silenzio. A saper farti spazio nella nostra vita. Insegnaci a stare. Amen

CAMMINIAMO

ALLA CROCE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il luogo: LA GROTTA

Dalla Leggenda dei Tre Compagni

Queste visite ai lebbrosi accrebbero la sua bontà. Conducendo un suo compagno, che aveva molto amato, in località fuori mano, gli diceva di avere scoperto un grande e prezioso tesoro. Quello ne fu tutto felice e volentieri si univa a Francesco quando era invitato. Spesso lo conduceva in una grotta, presso Assisi, ci entrava da solo, lasciando fuori l’amico, impaziente di impadronirsi del tesoro. Francesco, animato da un nuovo straordinario spirito, pregava in segreto il Padre; però non confidava a nessuno cosa faceva nella grotta, Dio solo lo sapeva, e a lui incessantemente chiedeva come impadronirsi del tesoro celeste.

 

Francesco, in ogni territorio, sceglieva una grotta per dimorare. Per dormire, riposare e pregare. Senza avere una “cella sua”. Stava davanti a Dio nella semplicità del poco. Anche la nostra casa può essere vissuta con la semplicità.

E nella carità del dono.

 

ATTIMO DI SILENZIO

PRIMA DI RIPARTIRE

 

Ti adoriamo o nostro Signore Gesù Cristo, qui e in tutte le Chiese del mondo e ti benediciamo, perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Padre Nostro.

 

Preghiamo.

O Dio insegnaci a vivere, ogni giorno, senza pretendere. Per avere Te come unico desiderio. Insegnaci ad essere. Amen

CAMMINIAMO

ALL’INTERSEZIONE CON VIA DEI TRE GALLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il luogo: LA CITTÁ

Dalla Leggenda dei Tre Compagni

Ottenuta dunque l’investitura da parte del Papa, andando Francesco per città e castelli, cominciò a predicare dappertutto con più grande impegno e sicurezza, non ricorrendo a persuasivi ragionamenti fondati sulla sapienza umana, ma basandosi sulla dottrina e sulla virtù dello Spirito Santo, annunziando con fiducia il regno di Dio. Era un evangelizzatore della verità, fatto forte dall’autorità apostolica. Non ricorreva all’adulazione, sprezzava il bel parlare. Quella che proponeva agli altri nelle sue esortazioni, era innanzi tutto sua vissuta convinzione personale; così era in grado di annunziare sinceramente la verità.

 

La missione di Francesco era rivolta alla città. Dove la gente vive, lavora, soffre … Francesco ha evangelizzato la città, con la parola, l’esempio, la carità. Anche noi siamo chiamati ogni giorno a “portare” Dio in città. Senza muri, senza chiusure.

 

Padre Nostro.

 

Preghiamo

O Dio insegnaci la relazione. Perché ogni uomo che incontriamo riesca a vederti in noi. Insegnaci a parlare. Amen

 

CAMMINIAMO

ALLA CHIESA DI STROZZACAPPONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il luogo: IL MONDO

Dalla Lettera al Capitolo Generale e a tutti i frati

Udite, figli del Signore e fratelli miei, e prestate gli orecchi alle mie parole. Inclinate l’orecchio del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio di Dio. Custodite nelle profondità di tutto il vostro cuore i suoi precetti e adempite perfettamente i suoi consigli. Lodatelo poiché è buono, e esaltatelo nelle opere vostre, poiché vi mandò per il mondo intero affinché testimoniate la sua voce con la parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c’è nessuno onnipotente eccetto Lui. Perseverate nella disciplina e nella santa obbedienza e adempite con proposito buono e fermo quelle cose che avete promesso. Il Signore Dio si offre per voi come per dei figli.

 

Francesco fu l’uomo aperto. Perché Dio è amore e l’amore è apertura a tutto. Il nostro cammino di questa sera termina in questa chiesa dedicata a San Francesco. La nostra vita continua nei luoghi in cui Dio ci porterà. Che ci conceda di aprirci al mondo.

 

Padre Nostro.

 

Preghiamo

O Dio insegnaci guardare il mondo con occhi limpidi. Insegnaci a predicare con gli occhi. Perché gli altri vedano nei nostri occhi la Tua immagine.  Insegnaci ad amare. Amen

 

CONCLUSIONE

Fratelli, ringraziamo il Signore per averci fatto conoscere nuovi luoghi.

I francescani si incontrano ogni giorno per le strade del mondo, e ogni venerdì alle ore 21 presso i locali della parrocchia. La fraternità francescana, nello spirito di Francesco è aperta a chiunque voglia percorrere il cammino insieme. Fosse anche per un solo miglio.

 

Preghiamo con il “Saluto alla Vergine” composto da Francesco.

Ti saluto, Signora santa, regina santissima, Madre di Dio, Maria, che sempre sei Vergine, eletta dal santissimo Padre celeste e da Lui, col santissimo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata. Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ti saluto, suo palazzo.  Ti saluto, sua tenda. Ti saluto, sua casa. Ti saluto, suo vestimento. Ti saluto, sua ancella. Ti saluto, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e lume dello Spirito Santo siete infuse nei cuori dei fedeli affinché le rendiate, da infedeli, fedeli a Dio.

 

Il Signore ci benedica e ci protegga, ci mostri il suo volto e ci doni la Sua pace. Amen.

 

PACE E BENE            4 ottobre 2019 - Solennità di San Francesco d’Assisi